Il lockdown del Presidente Marincioni. Famiglia, letture, videochiamate con le nipoti ma in testa sempre il suo Basket Girls. Roberto Marincioni traccia il bilancio dopo la stagione troncata sul più bello per le biancorosse e getta uno sguardo sul futuro della Società dorica.
Presidente. Prima di tutto, una domanda obbligata visto il periodo. Come sta vivendo questo periodo di quarantena ?
“Penso come tutti, stando a casa e cercando di riscoprire il piacere delle cose semplici che in altri periodi trascuriamo presi dalla quotidianità a volte stressante…le giornate passano tra letture, lavoro, divertenti video chat con le mie nipotine e qualche riposino che prima non c’era.”
Prima dello stop, la nostra Serie B si apprestava ad iniziare la fase play-off che avrebbe preceduto la Fase Nazionale. Dove crede che sarebbe potuto arrivare questo Basket Girls ?
“Domanda a trabocchetto, ma mi piace essere onesto. Penso che saremmo potuti arrivare alla fase Nazionale e magari anche in finale come l’anno scorso, e poi per indole sono un sognatore. ”
Negli ultimi 3 anni la nostra Serie B ha sempre sfiorato la promozione in A2. Cosa è mancato secondo lei per centrarla ?
“Le nostre sono sempre state squadre molto giovani e probabilmente nelle fasi finali, avendo incontrato sempre squadre con molte più senior, ci è mancato quel pizzico di esperienza che serve per mantenere la lucidità in campo e non farsi prendere dall’emozione.”
Questa società è giovane, infatti ha appena 11 anni di vita. Ma già può contare nel suo Palmares 10 Finali Nazionali, 1 scudetto 3×3, un anno di Serie A2. Ci dice il segreto ?
“In generale penso che il duro lavoro, la tenacia e la perseveranza paghino nella vita. Noi fin dall’inizio, ovvero la stagione 2009, abbiamo lavorato intensamente con l’allora annata 2003-2004, ottenendo da subito i primi risultati. Abbiamo continuato poi negli anni successivi, tenendo duro anche davanti alle difficoltà sia economiche sia organizzative che credo capitino a tutti i club.”
Come nacque l’idea Basket Girls ? Che scopo aveva la società quando tutto è iniziato ?
“Ai tempi non ero Presidente, ma avevo comunque sposato l’idea di creare una società focalizzata sul settore giovanile. L’obiettivo era di arrivare ad avere giocatrici che potessero essere inserite nella prima squadra, allora l’Ancona basket, che all’epoca militava in A2 e aveva solo giocatrici provenienti da fuori regione.”
Quali sono stati i momenti più emozionanti per lei di questi 11 anni ?
“Naturalmente tanti: le promozioni dalla C alla A2, tutte le finali Nazionali alle quali non abbiamo solo partecipato ma abbiamo ottenuto anche ottimi piazzamenti, le finali della serie B di questi ultimi 3 anni e il bellissimo scudetto vinto nel 3×3 U17.”
Nell’ultimo anno è certamente di grande importanza l’accordo per il Settore Giovanile con Cab Stamura e Orsal che di fatto ha creato il settore giovanile numericamente più grande di tutta la regione con oltre 100 ragazze che giocano a basket. Ci spiega meglio in cosa consiste l’accordo e quali sono gli obiettivi di questo progetto ?
“Intanto c’è da dire che questo è il secondo anno dell’accordo. Che è nato soprattutto da due esigenze che si sono incontrate. Quella del Cab Stamura di offrire una visione futura alle ragazze del proprio settore giovanile e quella del Basket Girls di avere giocatrici del posto valide per la propria prima squadra. Da questa premessa, soprattutto nell’ultimo anno, si è poi sviluppato un sistema che sembra funzionare: abbiamo unito le risorse economiche, ponendoci un budget da rispettare al quale le due società partecipano in maniera paritaria. E abbiamo unito anche le risorse tecniche, costruendo una struttura d’eccellenza, con Mauro Serini responsabile di tutto il minibasket rosa (che è in capo al Cab Stamura) fino all’Under 13 e Luca Piccionne responsabile del Settore Giovanile fino al passaggio in prima squadra (che è in capo al Basket Girls). Ma anche la struttura organizzativa è stata rafforzata, dando la responsabilità del progetto ad Orsola Giorgetti, che è davvero fondamentale nell’affrontare e risolvere i problemi che un settore giovanile così esteso inevitabilmente porta, e facendo entrare diverse ex giocatrici dell’ex Ancona Basket nella struttura dirigenziale delle varie squadre giovanili.”
Quindi, volendo fare il punto della situazione lato Basket Girls, quale è dopo due anni il risultato dell’accordo e cosa succederà in futuro ?
“Il risultato è certamente positivo. Vedo molto fermento e grande attenzione da parte di tutti per fare in modo che le cose funzionino. Ovviamente in molte cose dobbiamo migliorare e alle volte non è così veloce relazionarci fra di noi, ma è normale di fronte ad un settore giovanile che quest’anno, escluso il minibasket, contava 6 squadre giovanili (U13, U14, 2 U16, 2 U18) e circa cento atlete. Per il futuro, la strada è tracciata. Qualsiasi forma si decida di mettere in campo (quella attuale, quella di una nuova struttura unica, quella che vede una delle due società a responsabilità totale) il futuro del basket femminile anconetano è lanciato.
Tornando alla prima squadra, abbiamo visto che Bolzano di Serie B ha chiesto alla Fip l’iscrizione in A2, rendendo tutto pubblico con una lettera agli organi di stampa. Crede sia fantascienza per il Basket Girls fare la stessa cosa, magari coinvolgendo le sue ex giocatrici sparse in giro per l’Italia ? Potrebbe essere il momento propizio per farlo ?
“Salvo rinunce dalle serie superiori, essendo stati dichiarati conclusi i campionati senza promozioni e retrocessioni sia nel maschile sia nel femminile, non vedo la cosa praticabile. Se lo fosse noi avremmo certamente le basi con le nostre ragazze sparse nelle varie società di categoria superiore per poter allestire una squadra senza tanti innesti. Dovremmo però trovare le risorse necessarie per affrontare il campionato Nazionale di categoria superiore, aspetto che al momento non ci siamo ancora posti.”
Cosa si aspetta dalla Federazione per ripartire ?
“E’ difficile dirlo ora, la situazione sanitaria non è ancora definita, penso che si dovrà convivere con questo virus ancora per parecchio tempo. Il nostro è uno sport di contatto e non credo sia possibile applicare alcun tipo di “social distancing”. Forse il calcio che farà da apripista potrà dare delle indicazioni utili. La federazione per ora si è mossa con prontezza cercando di alleggerire per la prossima stagione alcuni costi “propri” federali, ma spero che ci siano anche aiuti statali per lo sviluppo principalmente dell’attività giovanile.”
Quale potrebbe essere quindi il futuro del Basket Girls ?
“L’obiettivo è proseguire come fatto finora. Attraverso le collaborazioni in atto (ma anche con tutte le realtà che volessero collaborare con noi) provare a sviluppare ancora di più il settore giovanile, “creando” giocatrici di livello e dando loro la possibilità di essere protagoniste di questo sport, a mio avviso ovviamente il più bello del mondo”.
Fonte: ufficio stampa Basket Girls Ancona