Pallacanestro Trieste, presidente Paul Matiasic ''Sono molto fiero di quello che è stato fatto fino a oggi''

Intervistato da Lorenzo Gatto su “Il Piccolo”, il presidente Paul Matiasic ha fatto sui suoi primi mesi a capo del club giuliano: “Sono molto fiero di quello che è stato fatto fino a oggi, parlo sia dei risultati sul campo che del rapporto con la comunità. La cosa che più mi gratifica e maggiormente mi ha arricchito è stata l'interazione con i nostri tifosi. Apprezzo tantissimo il loro supporto, così come apprezzo il fatto di essere stato adottato da un'intera comunità. Oltre a questo, ri tengo fondamentale il sostegno di tutti gli sponsor che fino a oggi ci sono stati vicini. Bisogna fare in modo che chi si avvicina alla Pallacanestro Trieste si senta parte di un progetto e ne sposi la filosofia. Non è virtuoso un percorso nel quale un solo soggetto, pur essendo economicamente in grado di farlo, si prende sulle spalle la totale responsabilità della società. Se vogliamo crescere, se la società vuole avere successo nel lungo periodo, questo tipo di approccio è fondamentale”.

Ufficiale pochi giorni fa anche il prolungamento dell’accordo per il PalaTrieste fino al 2026: “Il PalaTrieste è una componente molto importante della nostra organizzazione: per massimizzare il potenziale di questa società, è necessario avere un'arena che ci permetta di attrarre anche altri tipi di intrattenimento. Per cui sì, abbiamo in mente iniziative da proporre al pubblico triestino, dobbiamo però rendere il palazzetto una casa attrezzata e fruibile per tutti”.

In campo la squadra sta comunque attraversando un momento non semplice: “La partita di domenica scorsa contro Brescia è la prova che, nonostante gli infortuni, questa squadra è competitiva. Molte squadre del nostro campionato, senza tre giocatori del livello di Ross, Brown e Reyes, non sarebbero state in grado di giocarsela fino in fondo. Noi lo abbiano fatto e questo testimonia la bontà del nostro organico. Detto questo, confermo il fatto che farò tutto quello che è necessario per essere competitivo, abbiamo molto chiaro quello che ci potrebbe servire in termini di giocatori. L'analisi di un giocatore non riguarda solo l'aspetto tecnico, le cifre e le statistiche. Se scegliamo un giocatore, lo facciamo sulla base di una cultura che abbiamo creato all'interno della società, della squadra e dello spogliatoio. Nelle ultime settimane abbiamo preso in considerazione giocatori che, però, non avevano questo tipo di caratteristiche. La priorità, per la nostra organizzazione, è quella di salvaguardare il gruppo. La cosa positiva è che tanti agenti ci chiamano e tanti giocatori vogliono venire giocare a Trieste”. 

Fonte: Lega Basket

 

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