Lo sport come misura del vivere civile. Così come la vita, anche una certa disciplina sportiva si compone di regolamenti, limitazioni e raggi d’azione entro cui agire. Il basket è uno di quegli sport dove aggirare le regole del gioco è quasi impossibile perché sono ben definite e standardizzate. Eppure, nel corso degli anni, ci sono state alcune modifiche che hanno in minima parte cambiato la percezione e la concezione del gioco stesso.
Com’è cambiato il gioco del basket negli ultimi anni
Oggi testare i trucchi e i siti di scommesse sul basket è molto più complesso rispetto al passato. Questo perché ci sono stati molti cambiamenti. Un tempo si giocava a basket diversamente rispetto a quanto accade oggi. Le regole hanno subito significative modifiche nel corso del tempo. Si sa, il basket rappresenta un gioco fisico dove il contatto con l’avversario è pressoché inevitabile.
Negli ultimi anni si è affermata sempre più una tendenza, da parte degli arbitri, a fischiare più falli rispetto al passato. Oggigiorno si tende a punire di più l’azione della difesa e a premiare di più l’attacco. E questo vale anche per le giovanili, ovviamente. Può capitare facilmente di ritrovarsi a saltare verso il canestro insieme ad un avversario e di incorrere in un contatto fisico. Nel 99% dei casi l’arbitro tenderà sempre a fischiare fallo, che sia ad opera di chi difende o di chi attacca. Oltre alle innovazioni di tipo tecnico, la tecnologia ha assunto un ruolo fondamentale nella valutazione e selezione dei falli di gioco.
Le nuove regole introdotte nel basket
L’instant replay, a disposizione delle due panchine in gara, è una delle innovazioni tecnologiche più apprezzate nel mondo del basket. Grazie alla possibilità di poter vedere da vicino azioni di gioco dubbie o confuse, gli arbitri hanno assunto maggiore potere e autorità rispetto ad allenatori e giocatori, oltre che da parte del pubblico.
In questo modo la trasparenza e l’imparzialità si pongono come garanti di una semplice e sana competizione. Nel corso degli anni è stata introdotta, tra le altre, la regola del possesso alternato.
Significa che, in caso di possesso palla tra le mani di due avversari per diversi secondi, l’arbitro e il tavolo collocato a bordo campo hanno facoltà di attivare una freccetta che premia l’una o l’altra squadra a seconda dei casi. In base alla direzione si assegna il possesso palla alla squadra che attacca in quella direzione.
Negli ultimi due minuti di una partita il fallo dalla rimessa laterale veniva considerato in automatico un fallo antisportivo, ma da un paio d’anni a questa parte non è più così grazie alle ultime modifiche introdotte dalla FIBA. Inoltre, i coach avranno uno slot in più da giocarsi durante la partita per far revisionare episodi dubbi avvalendosi dell’Instant Replay System.
Nel momento in cui un allenatore decide di chiamare timeout quando mancano al di sotto dei 2 minuti alla fine della partita avrà l’ultima decisione su dove collocare la rimessa laterale in suo possesso. In pratica può decidere se riprendere il gioco dalla linea d’attacco o di difesa, ma con solamente 14 secondi a disposizione per concludere l’azione.
L’infrazione di passi in linea con le regole NBA
Il gioco del basket è cambiato tantissimo nel corso degli anni. Molte regole non sono più le stesse di una volta in quanto modificate o stravolte in alcuni casi. La regola dell’infrazione di passi, ad esempio, è una di quelle soggette a maggiore interpretazione. Una scuola di pensiero sostiene che fischiarne troppi preclude la spettacolarità del gioco, al contrario tralasciarli e far correre più spesso l’azione di gioco favorisce maggiormente fantasia, estro e scenografia cestistica.
Il dibattito è aperto e sembra propendere sempre più verso la seconda scelta. Non è un caso che le direttive FIBA degli ultimi anni vadano proprio verso questa direzione. Un allineamento vero e proprio verso lo stile NBA, laddove si fischiano meno falli e, di conseguenza, il gioco è spezzettato in misura minore. Per questo motivo gli arbitri hanno l’indirizzo di guardare ai contatti, ma senza esagerare nella ripetitività dei fischi.
Il regolamento NBA sostiene che un giocatore in movimento può fare un passo in più subito dopo aver ricevuto il pallone. La regola del piede perno immobilizzato prima del palleggio, di fatto, perde leggermente sostanza ed efficacia. Un’innovazione non da poco nell’ottica sostanziale di una maggiore velocità del gioco da una parte all’altra del campo.
Differenze di regolamento tra NBA e basket FIBA
Non è solo l’infrazione di passi a caratterizzare in una certa misura la diversa concezione regolamentare tra basket europeo e basket americano. Esistono altre differenze sostanziali attraverso cui è come se cambiasse la percezione stessa del gioco, sia per chi lo pratica che per chi lo segue dall’esterno.
Ad esempio, il campo di gioco nel campionato americano è leggermente più grande rispetto al parquet in stile europeo. La linea dei tre punti è collocata a 7,25 m, in contrapposizione ai 6,75 m tipicamente di marca FIBA.
La regola dei 5 secondi oltre i quali non si può tenere la palla in mano in NBA non è minimamente considerata. Così come un tempo era vietato persino applicare la difesa a zona durante una partita, pena il fischio di un fallo tecnico da parte dell’arbitro.
La novità introdotta da un po’ di tempo a questa parte dal regolamento FIBA riguarda il coach challenge. In pratica l’allenatore di una squadra può richiedere un instant replay all’arbitro nel momento in cui si determina un’azione di gioco poco chiara. Le innovazioni non riguardano solamente l’ambito procedurale sull’operato degli arbitri in campo, ma diventa una questione scenografica.
In NBA si è abituati a guardare partite dove l’intrattenimento ha una funzione basilare nel lasso di tempo in cui si svolge l’evento. Sarà così anche in Europa con l’abbandono progressivo del parquet per far posto a campi di vetro illuminati con luce led allo scopo di proiettare spot pubblicitari e interazioni dirette con il pubblico. Sarà fantascienza? Chissà, lo sapremo nei prossimi anni a venire.