Basket Jesi Academy prende atto dei provvedimenti disciplinari comminati dal Giudice Sportivo dopo la gara con Ruvo, accettandoli non senza un pizzico di amara sorpresa. Nella assoluta convinzione che certi spettacoli, come quelli che hanno portato alla squalifica del campo, non siano consoni ad una sana e normale competizione sportiva, Basket Jesi Academy si assume la responsabilità degli stessi per quanto di sua competenza ma non può non far notare quanto e come la ricostruzione degli eventi, sulla base del referto arbitrale, sia chiaramente lacunosa.
Lacunosa perché omette il dettaglio, sfuggito solo alla distratta coppia arbitrale, che il censurabile comportamento di una piccola parte di pubblico, peraltro con una storia di reiterata e cristallina correttezza, è stato conseguenza della inopportuna provocazione, non sanzionata, posta in atto da un giocatore al rientro in panchina per un time out. La ricostruzione punisce correttamente l’atteggiamento antisportivo di alcuni tifosi ma non fa altrettanto nei confronti di chi, da dentro il campo, dovrebbe ispirare i propri comportamenti a criteri di lealtà e correttezza.
Lealtà derogata anche in diversi frangenti con atti provocatori e in alcuni casi violenti, rimasti impuniti, commessi da altri tesserati. Dispiace dover aggiungere al danno la beffa, non tanto per la sconfitta contro una delle corazzate del girone, quanto per il danno di immagine che questa circostanza ha creato, sia nei confronti della società, sia riguardo ad un pubblico, costruito anche da Basket Jesi Academy su solide fondamenta di valori sportivi, che si è sempre contraddistinto per sana passione e assoluta correttezza.
Fonte: ufficio stampa Basket Jesi Academy