Euroleague, niente da fare per l'Olimpia Milano sul campo dell'Olympiacos

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L’Olimpia tre volte ha tentato di costruire una partita davvero solida ad Atene, nel primo quarto quando è andata avanti, nel secondo quando è rimasta a contatto e nel terzo periodo con tre triple consecutive con cui ha obbligato l’Olympiacos a giocare tutta la ripresa con il massimo dell’attenzione e della profondità. Alla fine ha ceduto con un disavanzo (89-68) che la punisce oltre i demeriti.

Ousmane Diop, alla prima presenza in quintetto in EuroLeague, ha giocato una partita solida contro una delle batterie di lunghi più forti fisicamente e non solo della competizione; Pippo Ricci ha dato segnali importanti nella ripresa: Zach LeDay è stato più leader di tutti. Ad Atene ovviamente serve una partita perfetta per avere una speranza. L’Olimpia ha commesso errori, qualcuno evitabile, sia in difesa che in attacco, non è mai riuscita ad accendere i suoi attaccanti di riferimento. Ci riproverà giovedì in casa contro lo Zalgiris.

IL PRIMO TEMPO – L’Olympiacos secondo tradizione casalinga parte con i retrorazzi: difende, riempie gli spazi dentro l’area con Fall, esegue i giochi alla perfezione procurandosi tiri ad altissima percentuale e dove non arriva il collettivo arriva Vezenkov (12 punti nel primo quarto). L’Olympiacos scappa subito 12-2. Sembra poter macinare la partita. Solo Ousmane Diop riesce a strappare due canestri vicino al ferro. L’Olimpia però gradualmente si mette in ritmo.

Quando riesce a difendere, poi va anche in transizione. LeDay completa un gioco da tre punti, seguito da due triple consecutive, di Causeur e Bolmaro, che addirittura le permettono di mettere la testa avanti anche se solo per un possesso. Poi, dall’enorme profondità della sua panchina, l’Olympiacos trova Shaquielle McKissic: con una tripla sorpasso subito e guida i suoi ad un nuovo allungo alla fine del quarto iniziale che finisce 23-17. Ancora LeDay prova a pilotare la resistenza dell’Olimpia con una seconda tripla che ricuce a meno tre il distacco.

L’Olimpia torna anche a meno due, ma non riesce a limare gli errori banali, sui due lati del campo, e contro una squadra come l’Olympiacos sono errori che pesano. Un tiro libero sbagliato, un lay-up debole stoppato al ferro, un paio di palle perse non forzate, l’ultima delle quali genera il secondo lay-up sulla sirena della serata nel 39-27 dell’intervallo.

IL SECONDO TEMPO – L’Olympiacos tenta subito di chiudere la partita cercando di martellare la palla su Fall o Wright con Diop fuori con tre falli e McCormack in campo a commettere terzo e quarto. L’Olimpia però resta con la testa dentro la gara, muove la palla, trova prima una tripla di Dimitrijevic poi tre le segna Pippo Ricci rimontando da meno 13 a meno quattro. Sarebbe il momento migliore della ripresa, ma l’Olympiacos torna a esibire i suoi brani migliori soprattutto con Vezenkov che firma sette punti consecutivi e costruisce ancora 12 punti di vantaggio.

Coach Messina ferma la partita, ma al rientro l’aggressività dell’Olympiacos è dominante, così si accende anche Fournier. L’Olimpia soffre, si fa prendere anche un po’ dallo scoramento e chiude il terzo quarto sotto di 15, 63-48. Il vantaggio raggiunge i 19 punti, ma l’Olimpia prova a giocarsela fino alla fine e con un 6-0 torna a meno 13. Coach Bartzokas chiede time-out, cambia tre giocatori e al ritorno in campo McKissic e Peters gli restituiscono un 5-0 di controparziale che di fatto conclude la partita, 89-68.

Fonte: ufficio stampa Olimpia Milano 

 

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