"Alla luce delle squalifiche dopo la partita di campionato Sab - Vigor Matelica, come Società Amatori Basket San Severino ci dichiariamo danneggiati, non per le meritate e giuste squalifiche date ai nostri giocatori, ma per il metro di giudizio e paragone usato dagli arbitri per valutare le dinamiche degli eventi successi durante il match. Come società ci teniamo a chiarire e mettere in luce, che si i nostri 2 ragazzi sono entrati in campo contro regolamento, ma sono intervenuti in difesa del compagno di squadra che ha preso un pugno in faccia (prognosi 10 giorni) dopo un diverbio col giocatore avversario. Pugno che fortunatamente non ha recato danni seri, altrimenti staremmo a parlare di un dramma in una serata di sport gremita da adulti e bambini.
Rispondendo alla società Vigor Matelica, diciamo che non occorre sottolineare che i nostri atleti siano parte dello spettacolo indecoroso, perchè come ha già detto il nostro coach, condanniamo il gesto dell’atleta, escludendo la vostra società da ogni responsabilità. Aggiungiamo che non c’è bisogno di sottolineare l’ammenda fatta al nostro pubblico, perchè il video del gesto incriminato dice molte più cose di un pubblico arrabbiato. Sottolineamo che ci è sembrato giusto non pubblicare il video, dato che si parla di un ragazzo minorenne. Infine aggiungiamo che evidenziare le sanzioni applicate dal giudice sportivo, cercando una sorta di giustificazione a quanto avvenuto, equivale ad un comportamento che a nostro avviso non risulta essere corretto e in linea con quello che lo sport dovrebbe trasmettere ed insegnare, sia dentro che fuori dal campo.
Non condividiamo il referto degli arbitri, che danneggia più noi, anche se le squadre entrate in campo sono 2, ma soprattutto condanniamo il gesto violento commesso dall’atleta avversario e pensiamo che 2 giornate di squalifica sono una legittimazione della violenza, soprattutto se paragonate alle 2 date ai nostri ragazzi. Forse gli arbitri, indispensabili in ogni caso, a volte dovrebbero capire che sono i giudici del gioco e non i protagonisti. Ci auguriamo che ciò non accada più, che il giudizio arbitrale sia più giusto e severo verso chi commette questi gesti".