Il tempo supplementare, che l’Alba acciuffa dopo aver inseguito tutta la partita anche se con divario mai superiore ai 13 punti, è fatale all’Olimpia, 105-101. Una partita stregata, controllata, anche vinta in tanti momenti, è sfuggita via dalle mani, macabramente com’era successo anche un anno fa sullo stesso campo. L’Alba aveva tante assenze ma ha avuto oltre venti punti da quattro giocatori diversi. L’Olimpia nel secondo tempo e soprattutto nell’ultimo quarto non è mai riuscita a difendere abbastanza da chiudere la partita prima dell’overtime.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia parte con tre triple consecutive, due di Mirotic, una di LeDay, scatta 9-2 poi 11-4. In quel momento, l’Alba Berlino – che si presentava come ultima in EuroLeague nel tiro da tre – centra tre triple di fila, con lo specialista Schneider, poi Procida e Mattisseck così in un attimo passa a condurre sul 13-11. In un primo quarto fatto di parziali, l’Olimpia risponde con un 10-0 che appartiene molto a LeDay. Alla fine del primo periodo, Matteo Spagnolo usa il suo vantaggio di statura su Mannion per segnare sei punti consecutivi e riportare l’Alba a meno quattro sul 23-19.
Due canestri di rapina, uno di Mattisseck e un altro di Trevion Williams a rimbalzo riportano l’Alba a meno uno. Arrivano due triple, una di Mirotic e l’altra di Tonut per mantenere l’Olimpia avanti. Un gioco da tre di Procida ripristina la parità. Ma è solo un attimo. L’Olimpia si rimette in ritmo, con un jumper dalla media di Dimitrijevic, poi due liberi di Mirotic e un taglio backdoor di Tonut per il nuovo 38-31. Il vantaggio raggiunge poi la doppia cifra ripetutamente con un LeDay molto lucido con il suo gioco dentro-fuori nell’attaccare Williams e caricarlo di tre falli. Con il sostegno oltre che di Tonut anche di Bolmaro (schiacciata a difesa schierata e assist per LeDay), porta l’Olimpia a più 12, 55-43 all’intervallo.
IL SECONDO TEMPO – L’Alba usa tutta l’energia dei suoi esterni, Procida, Mattisseck e soprattutto Spagnolo, che crea tiri per i compagni e mette anche due triple frontali di enorme coefficiente di difficoltà. L’Olimpia mantiene il controllo delle operazioni in un quarto in cui in attacco si vede di più Dimitrijevic e Bolmaro alza i ritmi della transizione. LeDay attaccando l’area e Ricci con un tiro da tre ripristinano i 10 punti di vantaggio prima che una banale palla persa permetta a Williams di avvicinare l’Alba a meno otto alla fine del periodo, 77-69.
L’Olimpia torna a più dieci, ma poi diventa confusionaria in attacco alimentando anche il contropiede avversario. Procida e Mattisseck ricuciono il divario a meno cinque con sette minuti da giocare. L’Olimpia ripetutamente dà la sensazione di poter fuggire ricostruendo vantaggi significativi. Ma ogni volta arriva una palla persa oppure una cattiva lettura ad arginarla. L’Alba torna a meno tre. Coach Messina spende il time-out. Al rientro, Mirotic colpisce con un lungo jumper. la partita però ormai è una battaglia. Milano lascia lì due tiri liberi pesanti. Williams, con quattro falli, sale di colpi.
L’Alba torna tre volte a meno due, ogni volta respinta. Prima da Causeur, poi da due liberi di Mirotic, quindi da un jumper dal gomito di Dimitrijevic. La quarta volta l’Olimpia non segna. Causeur cattura un rimbalzo d’attacco ma gli viene sanzionato il fallo. Dalla lunetta a 34 secondi dalla fine, Schneider completa la rimonta dell’Alba durata praticamente tutta la partita. 92-92 e tempo supplementare.
IL TEMPO SUPPLEMENTARE – L’Olimpia subisce la grande energia avversaria e continua a latitare difensivamente. Trevion Williams porta l’Alba avanti con due liberi, Mirotic risponde sempre dalla lunetta, ma poi su una palla persa Procida converte un gioco da tre punti e Schneider ci carica la tripla che scava sei punti di divario. L’Olimpia si riavvicina fino al meno due con una tripla di Mannion, ma troppo tardi. Procida dalla lunetta non sbaglia e la chiude 105-101.
Fonte: ufficio stampa Olimpia Milano