C'è coach Stefano Foglietti a riavvolgere il nastro di una stagione lunga, lunghissima: "Innanzitutto c’è tanto rammarico, tanta amarezza per come è andata a finire. Senza togliere nulla al Ragusa, sportivissimi in campo e sugli spalti. È stata una stagione infinita, molto dura, piena di difficoltà, e arrivare in finale, perdendo sul filo di lana, per due punti alla bella, ti lascia ancora più amaro in bocca. Le finali sono così, soltanto una squadra esulta. Degli episodi sfavorevoli sono stati decisivi. Il divario era minimo. Contro i siciliani e la Virtus Roma abbiamo sofferto, in entrambi i casi, la loro fisicità, l’atletismo".

"Ma se contro i capitolini abbiamo fatto i conti con il loro enorme entusiasmo che si era creato, trainante per tutta la città e la pallacanestro romana, vogliosa di tornare a livelli importanti, contro Ragusa fa “impazzire” che il vantaggio del campo sia stato attribuito con un sorteggio che nessuno ha visto. C’è frustrazione: sappiamo tutti che il fattore campo è decisivo nella pallacanestro. Oltretutto, arriviamo al termine di una stagione infinita e contestualmente dobbiamo giocare due partite in Sicilia nel giro di una settimana, con un caldo infernale e con difficoltà di reperire i viaggi in aereo. Una missione quasi impossibile, insomma, da questi punti di vista".

"E, aggiungo, sono altrettanto convinto che col fattore campo a nostro favore non avremmo mai, ripeto, mai perso. Il fattore campo è, appunto, un fattore che deve essere meritato sul campo. Si sarebbe potuto giocare lo spareggio in campo neutro, risparmiando oltretutto risorse economiche. È stato un costo enorme in più per la società che magari non era stato neanche preventivato".

"Dispiace, il percorso è stato difficile, abbiamo faticato a trovare il giusto equilibrio nella prima fase. I ragazzi si sono sempre impegnati, hanno fatto di tutto per raggiungere l’alchimia vista dalla seconda fase in poi. Tant’è che abbiamo raggiunto al top le gare in cui dovevamo ribaltare il fattore campo. Come a Senigallia o Matelica. Mi sarebbe piaciuto staccare con una vittoria, con una promozione, invece sono costretto a rammaricarmi, continuando però a ragionare su cosa fare meglio nelle occasioni, se ci saranno, future".

Fonte: ufficio stampa Loreto Pesaro