Questo comunicato stampa si rende necessario per rettificare il racconto parziale e disequo riportato dalla società Thunder Matelica tramite social. Prima di comunicare le nostre considerazioni, abbiamo atteso il responso del giudice sportivo della Fip Marche (LEGGI QUI I PROVVEDIMENTI), in merito alla gara di martedì 26 Marzo under 15 femminile Thunder Matelica-Pink Basket Terni. Da quelle che sono state le decisioni dell’organo federale ci sembra che quello detto dalla società matelicese non è così corretto.
Ovviamente non condividiamo quello deciso dagli organi federali ma non sapendo cosa abbiano scritto gli arbitri, non possiamo commentare oltre. E’ certo il fatto che i nostri genitori entrano in campo come quelli di Matelica ma questi insultano gli arbitri tentando di colpirli (cit. giudice sportivo). Le sanzioni, comunicate dal giudice sportivo ci sembrano totalmente inadeguate in quanto paritarie.
Per chiudere il lato Federazione ci penserà poi il nostro presidente Massimiliano Porcu a discuterne con gli organi regionali federali.
Venendo ai fatti, con la nostra disamina vorremmo partire dal fatto che siamo profondamente dispiaciuti per come è stato riportato l’accaduto, sicuramente spiacevole, ma non senza colpe da parte della Società ospitante, della dirigenza in primis e della tifoseria locale. La nostra squadra, intesa come ragazze, tecnici e quei pochissimi genitori presenti (6 per la precisione) sono stati male accolti già da inizio partita.
Provocazioni continue dagli spalti, offese profuse per tutti, clima ostile sin dai primi minuti. La reazione finale di una delle nostre giocatrici, che ha esultato sotto la curva della tifoseria opposta, non la vogliamo giustificare, ma la interpretiamo come una reazione giovanile ed impetuosa al trattamento ostile.
Quello che ci fa riflettere sono gli insulti assurdi ricevuti sin dall’inizio e ci soffermiamo su quelle per non aver consegnato nelle partite in casa le bottiglie di plastica. Allora ribadiamo quello comunicato tramite spes e poi spiegato di persona ai dirigenti di Matelica: la nostra società ha intrapreso un percorso di sostenibilità coinvolgendo famiglie e ragazze. Abbiamo sostituito i pulmini per abbassare l’emissione di co2, utilizziamo abbigliamento errea’ unica a certificare tramite la oeko tex la non tossicità dei tessuti ed infine abbiamo adottato il progetto “plastic free” consigliando l’uso di borracce per evitare lo spreco di bottiglie di plastica. Quindi ci scusiamo se per fare questo siamo stati accreditati come “pezzenti”.
In venti anni di storia non abbiamo mai avuto problemi con nessuno in casa e fuori e non accettiamo quello scritto sui social da parte dei signori della Thunder “unica nota stonata della serata è stato l’atteggiamento poco rispettoso tenuto dal pubblico ospite”… Vi ricordo il numero 6 genitori di cui 3 sono state trattate male prima dalla dirigenza e poi da qualcuno che le ha insultate in lingua straniera di continuo,
Di sicuro non giustifichiamo la reazione fisica ed inadeguata del signore, di cui sappiamo il nome, che agitando un paletto verso la ragazza, ha portato alla necessità di intervenire in campo per tre adulti in difesa della ragazza, determinando così l’invasione di campo da parte nostra.
Non vogliamo si ripetano più episodi del genere, la nostra tifoseria ha applaudito le ragazze di casa per tutta la partita, dimostrando lo spirito sportivo con cui accompagna la squadra in trasferta. Abbiamo lasciato Matelica con la tristezza nel cuore, ma con la stretta di mano e le scuse reciproche con alcune giocatrici della Thunder, più sportive e corrette degli adulti che le guidano ed accompagnano, anzi un paio di ragazze si sono scusate del comportamento dei propri genitori. La Pink Basket Terni continua a credere che si possa giocare con un clima più accogliente e corretto, e continuerà come sempre fatto a correggere i comportamenti antisportivi delle proprie giocatrici e del proprio staff tecnico, ma anche a condannare i comportamenti ostili delle società ospitanti ed ospitate.
Il commento pubblicato al post della Thunder da parte di un signore di casa è emblematico ed esplicativo di come siano avvenuti i fatti.
Le dichiarazioni offensive nei confronti della società Pink Basket Terni e di conseguenza della famiglia proprietaria del club, hanno generato un danno d’immagine notevole e quindi nei prossimi giorni il consiglio della società valuterà l’idea di intraprendere lei vie legali nei confronti della società Thunder Matelica.
Vogliamo chiudere facendo i complimenti alle ragazze di casa che hanno combattuto fino all’ultimo secondo contro le nostre ragazze.
Fonte: ufficio stampa Pink Basket Terni