Parlando a Marco Vigarani sul “Corriere del Trentino”, Davide Alviti ha raccontato del suo primo impatto in canotta Dolomiti Energia Trentino: “Ho un sorriso che è dovuto all'armonia che sto trovando con i compagni e all'empatia immediata con l'allenatore. La voglia di lavorare porta a sorridere anche faticando. Non dobbiamo mai dimenticare che abbiamo la fortuna di fare un lavoro che è la nostra più grande passione, quindi mi sembra giusto ricordarsi di sorridere”.
La chiamata di Trento arriva nel momento giusto, a quasi 27 anni di età: “Un momento importante della carriera, una grandissima opportunità e un privilegio. È una società che inizia il decimo anno di A e l'ottavo in Eurocup: non sono traguardi scontati. Ho già avuto occasione di capire quanto lavoro ci sia dietro le quinte, toccherà a noi trasformare l'impegno di tutti in risultati. Gli obiettivi sono confermarsi ai playoff in Italia e provare a scalare qualche posizione in Europa”.
Dei due anni a Milano, Alviti si porta dietro delle prestigiose cartoline: “Quando a 14 anni ho iniziato a viaggiare fra Alatri e Roma non mi sarei mai aspettato di giocare per l'Olimpia e debuttare in Eurolega. È una fortuna che pochi possono avere in carriera. Poi ho giocato con il mio idolo Gigi Datome e con un maestro come Chacho Rodriguez che avevo visto solo in tv".
Fonte: Lega Basket