Sutor, coach Ciarpella ''Da qui in avanti giocheremo 8 finali. Dobbiamo rimanere concentrati''

Una battuta d’arresto inopportuna figlia di una partita giocata a sprazzi e non nel miglior modo possibile. La Sutor è uscita con le ossa rotte da Jesi, mai in questa stagione i gialloblù avevano accusato uno scarto di 28 punti però, ora non è il tempo dei processi, è il momento di rituffarsi in palestra e cercare di tornare ad essere la squadra che tra il finale del girone di andata e l’inizio di quello di ritorno, aveva messo paura a tante formazioni, ance le più blasonate. A Jesi non si può parlare di approccio sbagliato perché ad inizio di secondo periodo i veregrensi erano sul più quattro poi, nelle difficoltà la truppa non è riuscita a trovare le armi giuste per controbattere le giocate di Jesi soprattutto quelle vicino al tabellone e la partita è scappata via inesorabilmente.

Coach Marco Ciarpella, che gara è stata secondo lei quella persa a Jesi?
“Penso che il risultato parli da solo, quando uno perde in questa maniera credo che il responsabile sia il sottoscritto perché probabilmente non sono riuscito a trasmettere quella che era l’importanza di questa partita che sicuramente valeva molto più dei due punti in ottica salvezza. Una vittoria ci avrebbe portato a giocare con più tranquillità la seconda fase. Se la mia squadra gioca con scarsa energia e aggressività, subendo gli uno contro uno e secondi e terzi tiri, il responsabile di tutto ciò sono io. Sono molto amareggiato perché credo che ci sia modo e modo di perdere le partite e nel finale potevamo salvare la faccia rispettando e onorando la maglia e credetemi, questa è la cosa che mi ha dato più fastidio”.

Nel finale la squadra è apparsa nervosa ed è arrivata anche l’espulsione di Gallizzi, cosa ci può dire in proposito?
“Quello che è accaduto è sinonimo di scarsa lucidità. Dobbiamo fare tesoro di questo evento con la speranza che non capiti più soprattutto nella seconda fase perché si potrebbero compromettere delle partite fondamentali per raggiungere il nostro obiettivo”.

La battuta d’arresto di Jesi può essere annoverata come la più brutta sconfitta in questa prima fase al di là dello scarto finale?
“Direi proprio di sì perché anche nel primo tempo quando siamo rimasti a galla la squadra non mi è sembrata concentrata sul pezzo con scarsa energia e poca propensione a muovere la palla. Al di là dell’aspetto tecnico, ai ragazzi prima della partita avevo chiesto orgoglio e la giusta mentalità ad andare oltre lo sforzo sul campo. La cosa onestamente mi ha dato più fastidio è lo scarto nel punteggio che abbiamo subito arrivato per il nostro atteggiamento non propositivo”.

Terminata la prima fase adesso arriva quella ad orologio. Un mini torneo ad otto partite, cosa dobbiamo aspettarci?
“Giocheremo otto finali da qui in avanti, sto parlando per tutte e sedici le squadre. La classifica attuale è molto corta con otto, nove squadre che saranno tutte pronte a giocarsi la salvezza diretta. Dobbiamo restare concentrati e riprendere un discorso che purtroppo ci siamo lasciati indietro da qualche settimana”.

Fonte: ufficio stampa Sutor Basket Montegranaro

 

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